Un eroe dall’estero mi racconta la sua avventura per l’iscrizione all’AIRE, l’Anagrafe italiani residenti all’estero. È una procedura obbligatoria se si ha la cittadinanza italiana ma si vive all’estero.

L’iscrizione si fa tramite i “Servizi Consolari Online”, di preciso tramite un’applicazione web chiamata “Fast It” (presumo volesse essere un gioco di parole perché non ha altrimenti senso).

La piattaforma è purtroppo il solito servizio digitale pubblico fatto male, ma questa volta al mix si aggiunge il fatto che il sito dovrebbe essere multi-lingua.

Non si pretende un sito perfetto in tedesco (o forse da un ministero degli esteri dovremmo pretenderlo?), ma non ci siamo nemmeno sull’inglese. Tutto il sito è un mix di lingue, con mezze frasi in italiano e mezze in inglese.

Prima di avviare la procedura di iscrizione l’eroe viene informato che al termine sarà fornito un modulo PDF da stampare, firmare e scansionare.

Il messaggio è tanto persuasivo quanto falso: al termine della procedura non ci sarà nessun modulo in PDF.

Una menzione speciale va fatta alla pagina dove va scelta l’occupation, il mestiere:

Abbiamo (trascrivo con gli errori):

  • il RESTAURANT WORJKER
  • il PREESCHOOLER
  • il TEACHING STAFF/NO TEACHING STAFF (un insieme che potrebbe comprendere l’intera popolazione)
  • la HOUSEWIFE (se fai l’househusband non gli interessa)
  • il RELIGIOUS (che presumo voglia indicare i membri del clero)
  • l’AGENT (la spia?)

Esercizio per casa: un ingegnere informatico in che categoria dovrebbe rientrare?


Finita la procedura si raggiungono nuove vette.

Di moduli PDF non c’è traccia, ma l’email di conferma è un capolavoro:

L’oggetto internazionale è compensato dal testo in burocratese italiano DOP.

Trascrivo perché è difficile crederci:

Con la presente si comunica l’avvio del procedimento per la richiesta di iscrizione allall’AIRE, che deve essere concluso con la trasmissione dell’istanza al Comune italiano entro 180 giorni dal ricevimento (art. 6 comma 7 legge 470/88). I termini possono essere sospesi una sola volta per un periodo non superiore a trenta giorni per l’acquisizione di documentazione integrativa (art.2, comma 7, Legge 241/90).

Ai sensi dell’art. 8 della Legge n. 241/1990, comma 3, si informa che è pubblicata nel sito istituzionale la tabella dei procedimenti ad istanza di parte (art. 2, L. n. 241/90), dove è possibile verificare il Responsabile del presente procedimento.

In caso di mancata conclusione del procedimento entro il termine indicato, il richiedente potrà azionare il potere sostitutivo previsto dall’art. 2, comma 9-bis, della L. n. 241/90 e s.m.i..

Firmato, U.C.A.S. (Ufficio Complicazione Affari Semplici).

Questa email lascia senza risposta le domande più basilari: bisogna fare qualcosa? Dov’è il modulo in PDF? Bisogna contattare il comune? Cos’è la tabella dei procedimenti ad istanza di parte? È italiano? E il potere sostitutivo?

Se mai qualcuno dovesse riuscire a parafrase con successo questa email non credo possano esserci altri esiti: “qua in Italia abbiamo una missione: complicare le cose, farle male ed esserti ostili, è meglio se resti all’estero”.

Eppure fare le cose meglio costa zero. Quell’email poteva essere fatta così:

Il consolato ha ricevuto la tua richiesta di iscrizione all’AIRE (codice pratica X). Non devi fare altro, ti terremo aggiornato/a nelle prossime settimane.

Cosa devi sapere:

  • questa email non è una conferma di iscrizione all’AIRE
  • a breve invieremo la richiesta al tuo comune in Italia, che dovrà approvare la richiesta entro 180 giorni
  • sarà il comune a darti conferma dell’avvenuta iscrizione
  • nel caso servisse della documentazione aggiuntiva ti contatteremo; tieni presente che in tal caso la procedura potrebbe allungarsi di un mese

Cosa puoi fare:

  • nel portale “Fast It” puoi verificare lo stato della tua richiesta
  • a questa pagina (link) puoi trovare informazioni sul responsabile del procedimento
  • se hai altri dubbi, puoi consultare la pagina Domande frequenti (link)

Riferimenti normativi: legge 470/1988 e legge 241/1990.

E diceva le stesse cose, meglio e in un modo comprensibile da un umano.

Non è difficile, anzi: è più facile.


Bonus per gli sviluppatori in ascolto: li volete un po’ di brividi?